Ormai è un fatto noto: il commercio online ha sconvolto il nostro modo di fare e concepire lo shopping. Questa rivoluzione riguarda gli acquirenti quanto i venditori: diventa sempre più importante per aziende e brand ampliare i propri canali di vendita e trovare il proprio spazio anche nel mondo virtuale.
In questo contesto, sono due i modelli che prevalgono nel panorama del commercio digitale: i marketplace e gli e-commerce. Conoscere le differenze fra questi è fondamentale per comprendere quale applicare al tuo business in modo profittevole.
Difatti, seppur marketplace ed e-commerce abbiano origini comuni, presentano differenze sostanziali nel loro funzionamento. In questo articolo faremo una panoramica di cosa sono questi due modelli per il commercio online, come funzionano e quale scegliere in base alla tua attività.
Marketplace: cos’è
Un marketplace è una piattaforma con le stesse funzionalità di un e-commerce in cui, a differenza di quest’ultimo, sono presenti più venditori. I marketplace, infatti, sono messi a disposizione da società terze e fungono da intermediari tra chi vende e chi acquista.
La differenza sostanziale con gli e-commerce tradizionali consiste proprio nella proprietà della piattaforma: per fare un’analogia con i negozi fisici, un marketplace si può definire come un grande centro commerciale virtuale, dove il venditore non è il proprietario ma ha “affittato” uno spazio all’interno di esso per concludere i propri affari. Basti pensare ad Amazon Marketplace o Ebay, in cui è possibile trovare davvero qualsiasi prodotto di tantissimi venditori differenti.
Gli utenti, all’interno di questo centro commerciale virtuale, osservano le vetrine di più venditori e scelgono da chi effettuare l’acquisto. Andiamo a vedere nello specifico le caratteristiche di un marketplace.
Caratteristiche di un marketplace
Oltre a ospitare più venditori per la stessa o per diverse categorie merceologiche, i marketplace hanno delle differenze anche per quanto riguarda la gestione generale della propria vetrina da venditore. Le caratteristiche principali di un marketplace sono:
- Gestione degli ordini delegata – gli acquisti sono gestiti dalla piattaforma, che intermedia tra cliente e venditore
- Costi tecnici ridotti – non è necessario investire in infrastrutture tecniche costose poiché è il marketplace a offrire la piattaforma
- Alta visibilità in tempi brevi – grazie alla loro buona reputazione, la maggior parte dei marketplace è frequentata da milioni di utenti da tutto il mondo
Esistono diverse tipologie di marketplace, da utilizzare a seconda del tipo di mercato in cui si opera (B2B, B2C e C2C) e della tipologia di prodotti o servizi offerti. Se si vendono, per esempio, esclusivamente prodotti del settore abbigliamento, si può optare per un marketplace verticale come Zalando; se, invece, si trattano prodotti di vario genere che spaziano dall’oggettistica ai gadget, si può scegliere un marketplace orizzontale come Amazon.
E-commerce: cos’è
Un e-commerce è un vero e proprio store online, in cui tu sei l’unico proprietario. Il nome è l’abbreviazione di electronic commerce e rientra a pieno titolo nelle attività commerciali, al pari di un negozio fisico.
Esistono diverse piattaforme che permettono di aprire e gestire un e-commerce in modo relativamente semplice e in autonomia: fra le più rinomate troviamo Shopify e WooCommerce (un plugin da integrare su Wordpress). Seppur siano piattaforme dal funzionamento intuitivo, è necessario comunque informarsi attentamente poiché tutte le attività all’interno dell’e-commerce dovranno essere gestite dal proprietario.
Il vero punto di forza degli e-commerce è la possibilità di personalizzazione: difatti, essendo completamente autonomo potrai lavorare sulla brand identity e rendere il tuo marchio riconoscibile e unico. Tuttavia, se la tua attività è appena nata, fare questo genere di operazioni di marketing potrebbe essere inizialmente molto dispendioso dal punto di vista economico e di tempo. Vediamo nello specifico le caratteristiche di un e-commerce.
Caratteristiche di un e-commerce
Con un e-commerce si è completamente autonomi dal punto di vista di gestione clienti, transizioni economiche e marketing. Difatti, essendo il proprietario unico, esso potrà gestire il proprio personal branding per diventare riconoscibile agli occhi dei propri clienti. In sintesi, le caratteristiche di un e-commerce sono:
- Autonomia – non si dipende dalle regole di una piattaforma di terzi
- Controllo del personal brand – si può personalizzare design, tono di voce e identità di marca
- Guadagno – le transizioni economiche sono gestite dal proprietario, ma i costi di marketing potrebbero essere più elevati
Tuttavia, è importante essere consapevoli che maggiore è l’autonomia, maggiori sono anche le responsabilità del venditore. Difatti, tutte le cose di cui si occupano i marketplace, come l’assistenza al cliente e il marketing, dovranno essere gestiti, in questo caso, dal proprietario dell’e-commerce.
Come abbiamo visto, seppur si tratti in entrambi i casi di commercio elettronico, e-commerce e marketplace hanno notevoli differenze nel loro funzionamento. La scelta dipende dai propri obiettivi di vendita e dal mercato di riferimento: vediamo insieme quali sono i fattori da valutare.
Quale scegliere per la tua attività?
Se stai pensando di espandere la tua attività anche online, sappi che entrambi i modelli appena visti sono estremamente validi e redditizi. La scelta fra e-commerce e marketplace, quindi, dipende dalle caratteristiche della tua attività commerciale. Prima di compiere il passo successivo, valuta attentamente:
- Budget da investire – un e-commerce richiede un investimento maggiore per lo sviluppo tecnico del sito e le operazioni di marketing; un marketplace, invece, ha costi ridotti poiché è la piattaforma a occuparsi quasi di tutto
- Mercato di riferimento – se operi in un settore molto concorrenziale, il rischio di utilizzare un marketplace è quello di trovare una competizione davvero alta. Un rischio che però è presente anche negli e-commerce.
- Posizionamento del brand – se il marchio è appena nato e, quindi, ancora poco conosciuto, l’e-commerce potrebbe non essere la scelta migliore poiché sarà necessario molto tempo per farsi conoscere e raggiungere clienti in target
Prima di approfondire quali sono gli investimenti da fare e come funziona la gestione dei prodotti delle due piattaforme, è bene specificare che, in realtà, la scelta di una non esclude l’altra.
Se hai già un e-commerce e desideri aggiungere un ulteriore canale di vendita al tuo business per raggiungere più utenti, puoi decidere di affiancare all’attività principale l’utilizzo di uno o più marketplace: solo in Italia, oltre il 46% di proprietari di store online utilizza anche piattaforme di marketplace.
Investimenti e guadagni
I marketplace sono modelli di business a basso investimento. Per quanto riguarda i guadagni, dipende invece dalla piattaforma utilizzata: la maggior parte dei marketplace trattiene una percentuale sui guadagni per coprire i costi dell’infrastruttura tecnica, di marketing e di gestione degli ordini.
Nel caso degli e-commerce, invece, quasi tutto il guadagno è del venditore. Di contro, l’investimento iniziale è sicuramente maggiore. Inoltre, il proprietario del sito dovrà sostenere diverse spese per la manutenzione tecnica e soprattutto per il marketing, come attività di SEO (Search Engine Optimization) e di SEA (Search Engine Advertising), per farsi conoscere e costruire una solida identità di marca.
Gestione prodotti
Per quanto riguarda la gestione dei prodotti, in entrambe le piattaforme è il venditore a doversi occupare della creazione delle schede prodotto. I marketplace, infatti, mettono a disposizione uno spazio virtuale in cui presentare i propri prodotti o servizi, tuttavia, è compito del venditore curare queste e descrivere nel migliore dei modi ciò che si vende.
Discorso differente, invece, per la gestione delle spedizioni. Nel caso degli e-commerce, è il venditore a doversi occupare di individuare lo spedizioniere migliore per la sua attività e curare tutto il processo di vendita.
Nel caso dei marketplace, dipende dalle regole della piattaforma. Non è raro che sia il marketplace a occuparsi della spedizione, attivando delle convenzioni con i corrieri e mettendole a disposizione dei venditori presenti sulla piattaforma.
In conclusione, un e-commerce permette di avere una maggiore autonomia e controllo, tuttavia l’investimento iniziale è maggiore e potrebbe non essere la scelta migliore se il brand è ancora poco conosciuto. I marketplace, invece, permettono di contenere i costi e sono ideali sia per attività commerciali appena nate sia per aggiungere un ulteriore canale di vendita in aziende già consolidate.