L’abbigliamento è uno dei settori evergreen nel mondo della vendita, in particolare del commercio online. Questo mercato ha diversi vantaggi e un potenziale pubblico esponenzialmente più alto rispetto ad altre categorie merceologiche. Per questa ragione, la competizione può essere alta ma con le giuste strategie può portare molte soddisfazioni e ad alti profitti.
Dunque, se hai il sogno di avviare un’attività che tratti l’abbigliamento, la vendita online può sicuramente rivelarsi un’ottima scelta. In questo articolo desideriamo fare una panoramica di come funziona la vendita di vestiti online, quali sono i migliori siti da utilizzare e le strategie più efficaci per trasformarla in un’attività redditizia.
Perchè vendere online è vantaggioso ?
I prodotti di abbigliamento sono fra i più venduti online. Infatti, si tratta di un settore non legato alla stagionalità o a periodi particolari dell’anno: tutti acquistano vestiti, a prescindere dalla stagione. Il mercato dell’abbigliamento, inoltre, è molto vasto e variegato ed è possibile sempre collocarsi in una specifica nicchia a seconda dei capi che si desidera trattare.
La vendita dell’abbigliamento può rivelarsi anche molto remunerativa, con margini di profitto elevati. Se questa avviene solo online senza un negozio fisico è possibile tagliare ulteriori costi che impattano sull’attività, come quelli di affitto, magazzino (in caso di drop shipping) e spese di gestione.
Altro punto che rende la vendita di vestiti online conveniente è la possibilità di raggiungere potenzialmente un pubblico globale. A differenza dei negozi fisici, il commercio online ti espone a un bacino di probabili clienti molto più ampio rispetto a quello del territorio di collocazione del locale commerciale.
Quali sono i migliori siti per vendere vestiti online
Oggi esistono diversi marketplace affidabili e autorevoli per la vendita di abbigliamento online. La scelta dipende soprattutto dalla tipologia di vestiti che desideri trattare e dal tuo budget iniziale. Andiamo a vedere i principali.
Zalando
Zalando non ha bisogno di presentazioni: è il colosso europeo della vendita di abbigliamento. Con oltre 51 milioni di iscritti e miliardi di visite al trimestre, permette di raggiungere un bacino di utenza davvero esteso.
Il vantaggio assoluto di questo marketplace è sicuramente quello di poter usufruire del servizio di marketing della piattaforma: il Zalando Marketing Services (ZMS), un portale dedicato ai venditori dove è possibile creare campagne pubblicitarie su target specifici. All’interno dello ZMS, inoltre, è presente anche un servizio di strumenti pubblicitari self-service, dove creare campagne marketing in totale autonomia.
Asos
Asos è un punto di riferimento per la vendita di abbigliamento in base alle ultime tendenze. Il target di questo marketplace è, infatti, un pubblico giovane.
Asos ha il vantaggio di essere una piattaforma versatile e adatta soprattutto ai piccoli brand indipendenti. Infatti, su questo marketplace è possibile vendere anche capi vintage, di nicchia o creati da piccoli laboratori artigianali e stilisti emergenti.
Spartoo
Se non vuoi limitarti solo all’abbigliamento, Spartoo è il sito ideale. Difatti, oltre ai vestiti, il marketplace tratta ampiamente anche scarpe e accessori di qualsiasi tipo.
Uno dei vantaggi di questo marketplace è sicuramente la facilità di internazionalizzazione. Difatti, su Spartoo è possibile esporre il proprio negozio anche in tutti i Paesi Europei in cui opera la piattaforma in modo semplice, immediato e senza particolari permessi o requisiti fiscali.
Come aprire un sito per vendere vestiti online
L’apertura di un sito di proprietà per la vendita di vestiti online è un momento importante che può comportare anche un discreto investimento economico. Puoi decidere di aprirlo in autonomia oppure affidarti a un’agenzia specializzata in e-commerce.
Nel caso in cui volessi aprirlo in autonomia, i passaggi principali che dovrai eseguire sono:
- Dominio – scegli il nome che rappresenti meglio la tua attività e registra un dominio con questo
- Piattaforma – esistono diverse piattaforme che consentono la creazione di un e-commerce, come Shopify, Magento o WooCommerce
- Configurazione – crea il design delle pagine, dei prodotti e imposta i metodi di pagamento
- Ottimizzazione e advertising – per fare in modo che il sito venga trovato dagli utenti, dovrai investire sulla SEO (Search Engine Optimization) e promuovere campagne pubblicitarie
Questo è un elenco a titolo esemplificativo e non esaustivo: difatti, la creazione di un sito web per la vendita è un processo delicato e che richiede tempo e preparazione. È importante essere consapevoli che aprire un e-commerce senza avere competenze specifiche di sviluppo web, normative sulle privacy e adeguamento GDPR, nella maggior parte dei casi si traduce in una perdita di tempo.
Inoltre, qualora l’e-commerce non dovesse risultare aggiornato e adeguato alle normative vigenti sul trattamento dei dati, è possibile andare incontro a multe e sanzioni a partire da 6 mila euro fino ad arrivare anche a 120mila, a seconda della gravità dell’infrazione o dell’omissione.
Ma la creazione di un sito non termina con la messa online, anzi: è solo il primo passo. Difatti, creato l’e-commerce, è importante mettere in atto strategie SEO e investire in campagne pubblicitarie per consentire al pubblico di destinazione di trovarlo. Avere un sito web che non ha traffico equivale a non averlo.
Per queste ragioni, è doveroso ribadire l’importanza di affidarsi a un professionista del settore o a un’agenzia specializzata. Questo non solo per la creazione dell’e-commerce ma anche per la messa in atto di tutte quelle strategie di marketing indispensabili per avviare un’attività di vendita di abbigliamento online che porti risultati.
Inventario e magazzino
Quando si avvia un’attività di vendita, in particolare di abbigliamento online, la gestione dell’inventario è un aspetto cruciale. In linea generale è possibile scegliere fra due modalità principali: la gestione diretta dell’inventario con magazzino proprio oppure l’affidamento a un servizio di drop shipping.
Se hai un magazzino, dovrai avere e gestire anche un inventario dei prodotti. In questo caso, acquisti la merce all’ingrosso e ti occupi di gestirla nel tuo magazzino, venderla e, successivamente, spedirla. Il vantaggio è sicuramente la maggiore autonomia e controllo sugli ordini. Tuttavia, avere un magazzino comporta anche maggiori costi di investimento e il rischio di avere invenduti.
Se, invece, hai deciso di vendere abbigliamento in dropshipping, sarà il fornitore a occuparsi di tutto ciò che riguarda inventario e spedizioni. Non avrai bisogno di un magazzino fisico poiché sarà il fornitore a imballare e spedire gli ordini. Anche in questo caso, ci sono dei vantaggi e degli svantaggi: da una parte, vendere in dropshipping non necessita di grandi investimenti iniziali, dall’altra, hai meno controllo sul processo di vendita e sui tempi di spedizione.
Il giusto mix per vendere abbigliamento online: marketplace ed e-commerce
Per massimizzare le tue vendite esistono diverse strategie: la migliore è sicuramente quella di combinare l’utilizzo dei marketplace – come quelli visti sopra – con il sito e-commerce. I marketplace, infatti, permettono di raggiungere velocemente un pubblico ampio e, a seconda dei casi, internazionale.
Gli e-commerce appena nati hanno bisogno di tempo per performare al meglio e guadagnare la fiducia degli utenti. Affiancando il tuo sito a un marketplace (o anche di più), invece, è possibile sfruttare sin da subito l’autorevolezza della piattaforma e vendere attraverso questi.
In ogni caso, è fondamentale curare il proprio personal brand per creare un marchio riconoscibile, memorabile e affidabile. Anche sui marketplace, infatti, è importante ottimizzare la propria vetrina di vendita e le schede prodotto degli articoli, soprattutto qualora si utilizzassero piattaforme altamente competitive, come per esempio Zalando.
Il boost per le tue vendite: il MoR
Vendere abbigliamento online può rivelarsi un’esperienza entusiasmante e molto remunerativa. Ovviamente, come in tutte le attività commerciali, è necessario impegno, dedizione e anche creatività nelle strategie di vendita.
È proprio qui che entra in gioco il MoR (Merchant of Records): un modello di vendita che consente di delegare a un “venditore alla carta” tutti gli aspetti fiscali, legali e amministrativi del marketplace. Applicare il MoR al proprio business semplifica notevolmente la gestione delle vendite online, in particolare quando si utilizzano più marketplace o si vende in diversi Paesi.
Nel caso della vendita di abbigliamento, utilizzando questo modello di vendita, puoi delegare anche le operazioni di spedizione e gestione dei resi: azioni che rubano sempre tempo agli imprenditori. Con il MoR, inoltre, puoi delegare anche le operazioni di advertising per raggiungere il target ideale al tuo business. Difatti, in un mercato segmentato come quello dell’abbigliamento non è indispensabile raggiungere chiunque: è importante, invece, farsi trovare dalle persone giuste e davvero in linea con i tuoi prodotti. In conclusione, attività come la gestione delle fatture, gli adempimenti fiscali o la risoluzione di controversie legali rubano molto tempo ai venditori: con il MoR puoi delegare tutto questo per occuparti finalmente solo al tuo business e alla creazione di nuove strategie di vendita. Se vuoi approfondire la questione e sapere come fare a integrare il MoR alla tua attività, mettiti in contatto con noi e richiedi la consulenza degli esperti di BrandOnGroup.